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Regalare una cravatta a ‪Tsipras‬, un invito a conformarsi?

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Regalare una cravatta a ‪Tsipras‬? Come un invito a conformarsi. Non so se Alexis lo abbia gradito. Magari sì, visto che qualche giorno fa aveva detto che ne avrebbe indossata una “solo quando ci sarà l’haircut sul debito greco”. Lui invece a Renzi ha regalato un cd di musica greca, forse per indicargli che la musica deve cambiare.

Alexis Tsipras neo primo ministro greco e Yanis Varoufakis neo ministro dell’Economia sono arrivati in Italia. Uno ha incontrato il premier italiano Matteo Renzi, l’altro il collega al ministero dell’Economia Pier Carlo Padoan. Tsipras ha preferito parlare greco ed essere tradotto, invece che esprimersi in inglese per evitare di essere frainteso, come disse al Cinema Imperia di Palermo quando venne in occasione della campagna elettorale europea. Allo stesso modo ha deciso di usare la lingua greca durante la conferenza stampa ufficiale a Palazzo Chigi per esprimere concetti chiari che non vuole vengano equivocati.

Tsipras e Varoufakis Vogliono convertire le politiche d’austerity in provvedimenti meno asfissianti, non solo per il popolo greco ma per tutti i cittadini e le cittadine europei. Questi due greci, eletti appena una settimana fa e partiti per un tour alla ricerca di endorsement, portano con sé un piano che certamente non ritengono scontato ma da conquistare con le armi del savoir faire senza rinunciare alla schiettezza.

Dopo le comunicazioni alla stampa – durante le quali chi sembra essere entrato più nel merito è stato proprio l’ospite greco, mentre Renzi nelle conclusioni ha sottolineato, quasi a rasserenare Angela Merkel, che nell’incontro bilaterale non si sia entrati nello specifico delle proposte e richieste del governo ellenico – mentre l’interprete stava per finire la traduzione delle ultime parole di commiato del presidente del Consiglio, ecco che questi solleva tra le mani una confezione bianca rettangolare, piatta. Sarà mica una cravatta? Sì, una cravatta. Forse una delle 768 cravatte made in Italy confezionate in occasione del semestre italiano. Per Renzi, nessuno lo mette in dubbio, un gesto cortese ma, senza intenzione di forzatura, uno di quelli su cui facile si presta la libera interpretazione.

La coppia ellenica, in interrail per l’Europa, una cosa certamente non aveva in valigia: cravatte. Ma piuttosto un abbigliamento casual, non strettamente conforme ai protocolli, come il loro spirito politico innovativo e ribelle. Per questo motivo regalarne una, e per di più al primo incontro, a Tsipras, rivela profonde differenze tra il neo governo greco e quello italiano, che seppur giovane pare già stagionato e non proprio in rotta di collisione con certi apparati. Tutto ciò può, nell’immaginazione, evocare un messaggio a stare nei ranghi, a conformarsi.

Alexis Tsipras dal canto suo invece, il cui giro in Europa ha la finalità di levar il cappio del rigore e inflessibilità posto dalla Troika attorno al collo dei greci, ha donato a Renzi un sacchetto rosso con dentro un cd di musica greca, immagino sirtaki, che il premier ha scambiato per pizzica pugliese. Forse un modo per dirgli che la musica è cambiata e che in Europa ci si dovrà abituare ad ascoltare e comprendere la Grecia. Si dice che Alexis Tsipra sia un “perfezionista” e allora una lettura dei segni può anche starci.

Quella musica che comincia ad arrivare col grecale e che si balla in formazione lineare o in cerchio, poggiando le braccia sulle spalle dei vicini o tenendosi per mano, potrebbe divenire una danza propiziatoria in attesa che i governi dei paesi europei si sveglino dall’incantesimo della subalternità e comincino a pensare in grande un’Europa politica, sociale, economia, fiscale unica e unita, magari il vento del cambiamento potrebbe divenire una piacevole brezza. Potrebbe arrivare il tempo in cui il primo ministro greco onori la promessa fatta ai giornalisti l’indomani della sua vittoria. Vederlo in cravatta vorrebbe dire aver raggiunto l’obiettivo importante e centrale delle richieste greche. Una nuova stagione europea.
Vedremo se presto comincerà a suonare un’altra musica per le vie del Vecchio Continente.

Giuliana Buzzone


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